La pandemia ha messo in ginocchio il turismo. Ora tutti gli strumenti vanno utilizzati per superare una crisi tanto profonda e insidiosa. Le risorse presenti nella tecnologia digitale determinano un cambio di paradigma.
I Comuni sono chiamati, in questo quadro, a svolgere un ruolo importante.
Il progetto "VisItaly" (v. Protocollo d'intesa) è nato con l'obiettivo di valorizzare, attraverso la rete, tutte le bellezze dei nostri territori. Vuole essere la vetrina dell'Italia per chi ama l'Italia, per chi la vuole visitare, per chi desidera conoscerla meglio.
Vanno aiutati, dunque, gli operatori di un settore che tanto contribuisce alla formazione del prodotto interno lordo. Spesso i piccoli gesti fanno da volano a grandi strategie.
Teniamo conto dei problemi delle attività commerciali, specie se di ridotte dimensioni, magari in zone interne. Per esse è disponibile sulla piattaforma www.visitalymaps.app un profilo "Free", quindi senza costi, da pubblicare in seguito anche sull'applicazione mobile.
Il profilo comprende la cosiddetta geolocalizzazione, oltre che l'inserimento del nome e dell'indirizzo completo.
Andiamo incontro a una radicale trasformazione dei servizi, anzitutto nel campo del turismo. Ci vuole entusiasmo, come di solito ne mettono gli amministratori locali, perché un messaggio di fiducia s'incarni nella scommessa di nuovi progetti e nuove formule.
L'Italia ha bisogno del naturale vitalismo delle sue comunità locali. Ha bisogno di parlare al mondo con la voce delle sue tante voci, unendo le diversità. Dunque ha bisogno, nella logica di politiche integrate del turismo, di contemplare o meglio sostenere la formazione di un grande player nazionale.
Sarebbe bello, anche in questo caso, mettere al servizio del Paese la feconda tradizione civica del municipalismo.
Lucio D'Ubaldo
Direttore del Centro Documentazione e Studi dei Comuni Italiani