Gli anni '60, relativamente alla viabilità e alla circolazione, vedono la crescita esponenziale del numero di autovetture. Il contributo dell'ANCI, in materia di assistenza tecnica, si concretizza nella creazione del disco orario, dispositivo previsto dall'art. 4 del TU n. 393 del 1959. Il prototipo elaborato e sottoposto al Ministero dei Lavori Pubblici fu approvato (con Decreto ministeriale n. 7188) dall'ufficio Ispettorato Generale della Circolazione e Traffico del Ministero dei Lavori Pubblici il 23 dicembre 1966. Un esemplare fu depositato presso il Ministero, mentre l'altro, munito degli estremi dell'approvazione ministeriale, venne restituito all'ANCI il 22 maggio del 1967.
(Archivio Storico dell'ANCI, Archivio Legislativo, VT/7).
Esce oggi “La mobilità urbana nei comuni italiani – Il parco veicolare e il trasporto pubblico locale”, Il VI Quaderno della Collana “I Comuni” che analizza l’impatto che la crisi economica ha prodotto sulla consistenza del parco veicolare italiano e sulle dinamiche relative alla mobilità urbana. Si descrive la composizione del parco circolante nei comuni italiani e si dedica un’ampia sezione alla diffusione delle autovetture sul territorio, facendo particolare riferimento alla georeferenziazione delle auto appartenenti alle categorie meno inquinanti. Si esamina, infine, la domanda, e quindi l’offerta, di trasporto pubblico locale nei comuni capoluogo di regione.